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Analisi dei redditi dichiarati dai contribuenti del Comune di Cesena nel 2018 per l'anno 2017

 
Nonostante il modesto aumento della popolazione, nel 2017 il Servizio Statistica associato dell’Unione Valle Savio ha registrato un aumento dei contribuenti, 74.541 (+689) e un incremento della ricchezza complessiva (+0,94%) prodotta dai cesenati, che ammonta a 1.623.484480 euro, somma ottenuta sulla distribuzione del reddito per classi. Più accentuato, rispetto all’esercizio precedente, l’aumento del Reddito imponibile, su cui si precisa viene in seguito calcolata l’imposta: se l’anno 2016 si è distinto per un aumento dell’1,44%, nel 2017 invece l’aumento è stato dell’1,66%.

L’imposta media per contribuente imponibile, passa da 4.913 a 5.051 euro (un aumento del 2,72%). Sono in calo i contribuenti con redditi più bassi (fino a 26 mila euro) e in crescita quelli con redditi superiori. Stabile l’addizionale media comunale, che resta anche nel 2017 a 119 euro  in  media. 

Aumenta di 38 euro il reddito mediano 2017 rispetto al 2016, con un valore pari a 18.545 euro: metà dei contribuenti dichiara meno, metà dichiara più di quella cifra. Cresce anche il Reddito medio, che con un aumento dell’0,11% si attesta a 22.059 euro ( in Italia 20.670 euro in calo dell’1,3% ). 

Procedendo ora con l’ANALISI PER LE CLASSI DI REDDITO emerge che quasi il 50% dei contribuenti si colloca nella fascia di reddito 10mila-26mila euro; il 24% dei cittadini dichiara un reddito inferiore a 10mila euro;  il 38% dei contribuenti dichiara meno di 15 mila euro, contro il 45% a livello nazionale; il 74% dei contribuenti con redditi medio-bassi, inferiori a 26 mila euro, produce il 47% dei redditi di Cesena e il 4,7% dei contribuenti con redditi che superano i 55 mila euro produce oltre il 22% della ricchezza a Cesena. In più i 1.880 contribuenti più redditizi della città producono oltre 248 milioni di euro.

 Per quanto riguarda invece l’ANALISI DELLA TIPOLOGIA DI REDDITO, a Cesena il 54% del reddito deriva da lavoro dipendente e per quasi il 30% da pensioni.
Nell’analizzare lo scostamento del reddito da fabbricati occorre ricordare che è sempre più frequente il ricorso alla tassazione sostitutiva (cedolare secca), tassazione opzionale da applicare ai redditi da fabbricati ad uso abitativo dati in locazione che sostituisce l’Irpef e le relative addizionali.
Nonostante il calo del numero dei pensionati (-167) continua a crescere la quota del reddito da pensione, un +1,45% rispetto al 2016, pari a 6milioni e 730 mila euro. Aumenta il reddito dal lavoro dipendente, ma va sempre tenuto presente che anche nel 2017 concorrono alla formazione del reddito i premi di produttività, il Tfr liquidato mensilmente per chi ha scelto tale opzione ed è divenuto elemento strutturale anche il bonus 80 euro; per quest’ultimo risultano 22.893 i cesenati che ne hanno beneficiato.

Nonostante un leggerissimo calo dei contribuenti (-16) si registra un aumento per il lavoro autonomo: l’ammontare del reddito aumenta dello 4,72% rispetto al 2016, per un importo di 2milioni 966mila euro.